Nonostante mi stia consolando parecchio con l’acquisto di qualche sporadico ebook in occasione del Black Friday -tra l’altro, proprio oggi, a meno di una manciata di uscite recenti, forse anche solo due titoli se non erro, tutto il catalogo digitale della Always Publishing è in offerta tipo ovunque: qualora aveste dei suggerimenti per me, lasciatemi un commentino qui sotto, sebbene già abbia preso sette commedie romantiche che non vedo l’ora di divorare e, quindi, non abbia alcun bisogno di ulteriore incentivo a darmi alla pazza giuoia!- perché, per colpa di quest’ultimo -maledetto e benedetto insieme!- e del periodo detox che mi sono concessa a novembre sul fronte libri -ve lo ricordate? Penso di avervi ammorbato per l’intera durata della mia, chiamiamola con il suo nome, astinenza (perciò, preparatevi mentalmente perché al 30 manca ancora qualche giorno, purtroppo per me e mega-purtroppo per voi), ma comunque, eccoci di nuovo a discuterne! Al di là degli scherzi, credo mi abbia fatto davvero bene fermarmi un attimo e concentrarmi su altro in quanto l’ansia legata al duo “Quanto sto spendendo, ca*bip*o”/“Leggo molto poco rispetto a quanto acquisto, arica*bip*o” mi stava leggermente, per non dire un eufemismo, schiacciando nella sua morsa letale, facendomi smarrire brandelli di coscienza lungo la strada su cui stavo avanzando rigorosamente carponi perché sui ceci si cammina solo con le mani e le ginocchia ben piantati nel terreno: a volte, fare qualcosa per il proprio bene sembra essere sia sfiancante sia controproducente, ma sono certa che a dicembre, quando aprirò il portafoglio per snellire la mia corposissima wishlist, praticare il mio sport preferito si rivelerà più bello del solito, malgrado l’ingente e ovvia perdita di denaro alla quale il mio conto assisterà impotente. Eppure, si dice A Natale puoi, fare quello che non puoi fare mai (c’è chi l’ha letta cantando e chi mente); significherà pur qualcosa, no?-, ho dovuto tirare i cordoni delle borse e guardare-ma-non-toccare con smania le tredicimila opere nuove che le case editrici del mio cuore hanno voluto pubblicare, quasi mettendosi d’accordo per farmi venire l’acquolina in bocca -tra un po’, dovrò indossare un bavaglino perché continuare così proprio non si può!- e magari strozzarmi da sola -colpo di scena!-, nelle scorse settimane, mentre sfrego le mani in attesa del giorno X di cui vi ho parlato in uno dei corposi incisi spezza-blablature varie ed eventuali di cui sopra -al prossimo appuntamento, vi svelerò la mia lista della spesa, promesso-, oggi mi rallegro il mercoledì partecipando al Review Party che Susy de I miei magici mondi -da me soprannominata colei-che-ancora-mi-sopporta-nonostante-la-rottura-di-palline-che-sono– ha voluto organizzare per Lettere dal Polo Nord di Jaimie Admans, un libro HarperCollins Italia che, come si può evincere dal titolo, dà il la alle letture ad ambientazione natalizia tanto in voga nel mese a seguire.
Perché sono contenta di parlarne? Qualora vi dicessi che ho deciso di adottare la mia personale rubrica di consigli letterari, Ambarabà -al solito, vi ricordo come funziona: ci sono i Sintomi, e cioè cosa voi state cercando; abbiamo la Prescrizione che sarebbe il libro a mio avviso più confacente rispetto ai vostri desideri; e, infine, fa la sua comparsa il Foglietto Illustrativo che va a indicare le “avvertenze” nell’assunzione del farmaco da me prescrittovi-, sareste in grado di capirlo? Dopotutto, se ho deciso di suggerirvelo quale lettura must da non perdere, ci sarà almeno un motivo.
Creazione a cura di Federica del blog On Rainy Days
Mastodontica esigenza di conoscere due Grinch segretamente innamorati del Natale
Notevole bisogno di gustare una trama semplice e lineare dalla profondità assicurata
Alla ricerca di un sorriso da regalare a quei piccoli amici capaci nel raccontarsi davvero
Erculeo trasporto verso la classica magia senza la quale il Natale non sarebbe tale
Mastodontica necessità di un amore dolce ove lo spicy, per fortuna, non è di casa
Si ringrazia la casa editrice HarperCollins Italia per la copia digitale ricevuta in omaggio.
#prodottofornitoda #copiaomaggio
Mediante il valore aggiunto delle letterine spedite a Babbo Natale per conto di bambini appartenenti alla totalità più disparata sia dei ceti sociali sia delle vicissitudini domestiche ove, all’inizio di ogni capitolo della presente favola dicembrina ambientata in quel della Norvegia, non solo rafforza l’assunto già esposto dal nome di battesimo tanto chiarificatore quanto semplice dell’odierna storia dalla magia delle feste incorporata, ma prepara anche il terreno vergato all’uditorio affinché la consapevolezza della forza emotiva sprigionantesi dalle righe inchiostrate sia fin da subito alla portata di tutti i lettori capitati un po’ per caso un po’ per scelta in quelle pagine, ciliegina su una torta a diciannove piani realizzata ad arte sopraffina che, se da un lato rappresenta una coccola ulteriore per chi entra in contatto del testo HarperCollins Italia, dall’altro intensifica i sentimenti avvertiti dai medesimi astanti tra una parentesi numerica e la sua diretta successiva, Lettere dal Polo Nord di Jaimie Admans è il sorriso di un bambino quando viene ascoltato sul serio e, infine, capito, un regalo anticipato da scartare prima del tempo che, detraendo il fattore sensuale dall’equazione narrativa, largisce quel non plus ultra di romanticismo e batticuore idoneo nell’arpionare con tanto vigore e poca indifferenza gli spiriti erranti tra l’amore e la gentilezza, delineando la mancanza di amplessi evidenti come un punto a favore per la cantrice prosaica dalle origini inglesi, chiaro strappo alla regola che, peccando, non manca e, stregando, incanta, un’aurora boreale per volta.
Scheda libro
Titolo: Lettere dal Polo Nord
Autrice: Jaimie Admans
Casa editrice: HarperCollins Italia
Pagine: –
Anno di pubblicazione: 2022
Genere: Romance contemporaneo
Costo versione ebook: 5.99 euro
Costo versione cartacea: –
Link d’acquisto: Amazon (ebook)
Trama: La leggerezza e la magia del Natale possono scalfire anche il più cinico dei cuori.
Quando Sasha Hansley riceve una telefonata inaspettata dal suo eccentrico padre, è costretta a rispolverare i suoi stivali da neve e a raggiungerlo al circolo polare artico. Lì si ritrova a gestire un villaggio natalizio con l’aiuto del bellissimo Taavi. Peccato che Sasha da tempo odi il Natale! Rispondere a sacchi di lettere indirizzate a Babbo Natale, però, potrebbero essere il modo per inviare un po’ di magia nel mondo e ritrovare lei stessa l’emozione e l’amore…
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